Gion Matsuri

Letteralmente “festa”, i matsuri sono le feste tradizionali giapponesi con carri allegorici, sfilate in costume, musica, bancarelle con cibi e bevande, gente per le strade; un po’ come tutte le feste nel mondo solo che il matsuri è una festa in versione giapponese.

Ho avuto modo di essere a Kyoto durante il Gion Matsuri di Luglio 2015 e posso raccontare solo questa esperienza anche se credo che ogni matsuri abbia una sua identità legata al significato storico, culturale, etnico del luogo, della data, del popolo di quel paese.

Gion Matsuri è la festa del Santuario Yasaka (Yasaka Shrine) ed è probabilmente la festa giapponese più famosa. Non ha nulla a che fare con le geishe anche se in parte si svolge vicino al quartiere Gion.

La festa ha avuto inizio nell’anno 869 come cerimonia religiosa per placare gli dei durante una epidemia. Ancora oggi durante la festa si sceglie un bambino come messaggero divino. Il bambino non può appoggiare i piedi a terra dal 13 fino a dopo la sfilata del 17 Luglio e quindi sta sempre sopra un carro o un letto o una poltrona, insomma mai con i piedi a terra. Questo bambino poi viene vestito con un kimono molto elaborato, truccato con il tipico fondo tinta bianco ed è portato sul carro principale.

Gion Matsuri si svolge nel mese di Luglio e raggiunge il suo culmine il 17 luglio. Non è un gran bel periodo per visitare Kyoto, a causa delle alte temperature e soprattutto dell’alto tasso di umidità che segue la stagione delle piogge, ma vale la pena esserci per vivere questa festa e vedere la sfilata (Yamaboko Junko) del 17 luglio con circa 30 carri molto decorati e tante comparse in costumi tradizionali.

Il termine Yamaboko si riferisce ai due tipi di carri imbarcazione usati nella processione: 23 yama e 10 hoko. Una delle principali caratteristiche per cui il Gion Matsuri è così interessante è la grandezza delle hoko, che sono alte fino a 25 metri, pesano fino a 12 tonnellate e sono trainate con enormi corde da lunghe file di giovani in costume e calzari di corda (anche quando piove!). Sia le yama che le hoko sono finemente decorate con allegorie tipiche della cultura giapponese. Purtroppo se piove sono coperte con fogli di politene per preservarle dalla pioggia, ma si possono vedere le decorazioni nelle sere precedenti la processione quando sono ferme lungo Shijo dori.

Durante le tre sere prima della processione, dette Yoiyama (16 Luglio), Yoiyoiyama (15 Luglio) e Yoiyoiyoiyama (14 Luglio), dalle 18:00 alle 23:00 Shijo Dori si anima di gente che passeggia avanti e indietro rigidamente seguendo il flusso, a sinistra in un senso a destra nel senso contrario. Le vie vengono chiuse al traffico (veramente in quei tre giorni il traffico in Kawaramachi, Karasuma e Shijo dori è poco fluido a causa dei carri che stazionano ai bordi) e si animano di bancarelle di cibo e bevande. Si tratta di cibo cucinato sul momento e che in verità attira proprio l’attenzione del palato. Sì, perché la cucina giapponese non è solo sushi e sashimi ma molto, molto di più e anche saporita. Il clima è festoso ma sempre molto contenuto e non si vedono ubriachi o gente molesta, almeno nelle ore di grande afflusso.

La via nelle zone più animate è divisa in due corsie con coni, nastri e cartelli segnaletici e alcuni agenti di polizia invitano a “tenere la sinistra” in maniera da non intralciare il passeggio. La maggior parte dei giapponesi di ogni età indossa lo jukata che è un leggero kimono e i tipici sandali. E’ curioso come anche alcuni turisti, in verità pochi, indossino lo jukata per mascherarsi da giapponesi; a dire il vero sono proprio una nota stonata nel contesto dell’armonia della festa giapponese.

Durante queste tre sere tutte le yama e le hoko sono ferme nelle strade intorno all’incrocio tra le vie Karasuma e Shijo. I carri possono essere visitati dai turisti, anche se sono interessanti solo all’esterno mentre all’interno sono sempre pieni di giapponesi in kimono che suonano flauti e campanelli, sempre con lo stesso ritmo.

La sfilata dei carri imbarcazione (Yamaboko Junko) ha luogo il 17 Luglio tra le 9:00 e le 11:30 per circa 3 km lungo le vie Shijo, Kawaramachi e Oike (partendo da Shijo-Karasuma). I punti più interessanti per vedere la processione sono agli incroci dove le hoko che non hanno ruote girevoli, devono essere traslate di 90° facendo scivolare le ruote su canne di bambù bagnate.

E’ questo il momento più tecnico della sfilata. Ci sono esperti che si infilano sotto i carri per creare un tappeto di canne di bambu e bagnarle. Poi i tiratori vengono invitati a tirare il carro che magicamente ruota di 90° e la hoko riparte.

Nonostante avvenga sempre il 17 Luglio e talvolta cada in giorno feriale, alla sfilata partecipano moltissime persone che rinunciano a un giorno delle poche ferie disponibili per vivere questo momento anche se piove, anche se è caldo.

Autore

Massimo Chianella