Problemi con il tuo volo per il Giappone? Ecco quando hai diritto ad un rimborso al volo
Il viaggio dall’Italia al Giappone può essere impegnativo per chi lo fa per la prima volta. Una meta lontana, una cultura diversa in tutto comportano una programmazione certosina di ogni aspetto del viaggio che, prima di partire, ci appare come un sogno quasi irraggiungibile.
Ecco perché è importante non scoraggiarsi nei casi in cui ci si imbatte in problemi con le compagnie aeree.
Di buono c’è da dire che le compagnie aeree che portano dall’Italia al Giappone sono tra le 10 migliori al mondo secondo una classifica e-Dreams del 2019, cioè Turkish Airlines, Lufthansa, Swiss International Airlines e Aif France, per cui difficilmente ci si imbatte in problemi e quando accade è possibile avere facilmente un rimborso al volo, se ne siamo titolari.
Ma, appunto, quando un passeggero che incorre in inconvenienti aeroportuali è titolare di un rimborso?
Che cosa fare quando si subisce il disagio di un ritardo, una cancellazione, un negato imbarco?
Scopriamo insieme quando possiamo chiedere un rimborso e come fare.
Prima di tutto è molto importante tracciare la linea che separa i diritti di cui godiamo all’interno dell’UE e aree periferiche, tutelati dal regolamento UE n. 261/2004, e ciò cui abbiamo diritto al di fuori dell’UE.
Fuori dall’UE, quindi per i voli di vettori esteri che non partono da uno stato Europeo, la tutela del viaggiatore è affidata solo alla Convenzione di Montreal. Secondo questa convenzione, abbastanza limitata rispetto alle tutele della Comunità Europea, il viaggiatore che subisce una cancellazione o un ritardo ha diritto ad un rimborso nel solo caso in cui egli possa dimostrare, attraverso l’aiuto di un buon legale, che tale disguido abbia causato una perdita economica.
Insomma, se è possibile dimostrare di aver perso prenotazioni pagate in anticipo o anche di aver mancato eventi importanti stabilendo un danno morale, allora è possibile procedere verso la compagnia.
Per fortuna per i passeggeri che partono dall’UE con vettori continentali le tutele sono decisamente maggiori ed è un peccato non conoscerle.
Oltre ad informarci dei casi in cui abbiamo diritto al rimborso al volo AirHelp, il cui staff di esperti oggi ci aiuta a darti informazioni dettagliate, ci spiega bene anche i casi in cui avremmo diritto ad un risarcimento danni.
In caso di ritardi o cancellazioni per tratte dall’Italia al Giappone, ad esempio, i titolari di diritto possono avere 600 euro di indennizzo dalla compagnia.
Reinhold Möller, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Quando chiedere e come ottenere un rimborso al volo
Secondo la normativa UE261, possiamo chiedere un rimborso al volo
- in caso di volo in ritardo superiore alle cinque ore,
- in caso di cancellazione del volo;
- In caso di overbooking.
Rimborso per ritardo o cancellazione
Se la compagnia cancella il volo o lo posticipa di 5 ore ma lo comunica con 14 giorni di anticipo rispetto al giorno della partenza, essa non ha l’onere di proporre voli alternativi ma semplicemente procedere al rimborso, tramite assegno o bonifico.
In alcuni casi le compagnie potrebbero proporre dei voucher con l’importo speso per il biglietto: il passeggero può decidere se accettare o meno ma è importante sapere che è tuo diritto chiedere indietro il denaro e non accettare alcun voucher sostitutivo.
Invece il volo alternativo viene proposto come prassi se la cancellazione o la comunicazione del ritardo superiore a cinque ore viene comunicata con meno di 14 giorni di preavviso.
Se non accetti, hai anche in questo caso diritto ad un rimborso.
Attenzione! Se accetti un volo alternativo che parte con almeno tre ore di ritardo rispetto alla programmazione iniziale, puoi anche avere diritto ad un risarcimento per ritardi superiori alle tre ore, secondo le modalità e l’importo che illustreremo nel paragrafo relativo al rimborso e indennizzo per ritardo.
Rimborso biglietto aereo per overbooking
Abbiamo diritto al rimborso del biglietto anche se restiamo a terra a causa di overbooking.
La sovra prenotazione, in inglese overbooking, è la pratica di revenue marketing messa in pratica da diverse compagnie aeree che consiste nella vendita di più biglietti di quanti non siano i posti disponibili sull’aeromobile.
Se nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono conseguenze perché i calcoli sono esatti, a volte tutti i passeggeri si presentano al gate e qualcuno deve restare a terra.
Se sei in una situazione di overbooking hai due strade, con diverse conseguenze sui tuoi diritti:
- puoi rinunciare volontariamente al volo ed essere riposizionato su un volo successivo;
- puoi non rinunciare al volo e, nel caso in cui la compagnia decidesse di lasciarti a terra (perché ha il diritto di farlo), hai diritto oltre che al rimborso totale anche ad un risarcimento danni calcolato proporzionalmente alla tratta da percorrere e così stabilito:
- 200 euro per tratte pari o inferiori a 1500 km
- 400 euro per tratte dai 1500 ai 3500 km
- 600 euro per tratte superiori a 3500 km
Anche se sei tu a rinunciare al volo hai diritto ad un rimborso
Ebbene sì, anche se il volo deve essere annullato o modificato per cause dipendenti da te, puoi avere il diritto di rimborso al volo mancato.
Per la legge europea a tutela del viaggiatore, le modifiche apportate entro le 24 ore dalla prenotazione sono gratuite. Ciò vale anche per i voli operati negli USA se mancano almeno sette giorni alla partenza programmata.
Se si rinuncia ad un volo per cause gravi e documentabili, come lutto o malattia, è possibile ottenere un rimborso totale del biglietto e delle tasse aeroportuali.
Queste ultime possono essere richieste e rimborsate anche se perdiamo un volo semplicemente perché ci siamo svegliati tardi, e per ottenerlo puoi telefonare o scrivere al centro assistenza della compagnia in questione.
Riassumiamo con un piccolo schema in quali casi hai diritto ad un rimborso totale o parziale del biglietto aereo:
Problema con il volo | A che cosa hai diritto? |
Ritardo > 5 ore | Rimborso totale |
Cancellazione comunicata con meno di 14 giorni di anticipo (o non comunicata) senza accettare un riposizionamento su un volo sostitutivo | Rimborso totale |
Overbooking e rinuncia volontaria al proprio posto in aereo | Rimborso totale + volo sostitutivo |
Imbarco negato per overbooking a non accettazione del volo alternativo | Rimborso totale + risarcimento |
Rinuncia al volo per cause personali gravi, documentate | Rimborso totale |
Volo perso per cause personali non gravi | Rimborso delle tasse aeroportuali |
Ma adesso approfondiamo i casi in cui, oltre ad un rimborso totale al volo, abbiamo diritto anche ad un risarcimento perché la legge riconosce l’incombenza di un danno al passeggero.
Quando chiedere e come ottenere un risarcimento (e a quando ammonta)
Volo in ritardo o cancellato
Il regolamento UE stabilisce una scala forfettaria dell’entità del danno economico subito da un passeggero aereo quando un volo ha un ritardo, anche inferiore alle tre ore e quando il volo viene cancellato senza giusto preavviso.
Riassumiamo in una tabella il tipo di importo cui il passeggero ha diritto sulla base del tipo di ritardo e della tratta da percorrere
Entità del ritardo | Tratta da percorrere | Importo cui hai diritto |
ritardo inferiore alle due ore | per tratte inferiori a 1500 km | 125 euro |
ritardo pari o superiore alle tre ore | per tratte pari o inferiori a 1500 km | 200 euro |
ritardo pari o superiore alle tre ore | tratte dai 1500 ai 3500 km | 400 euro |
ritardo superiore alle tre ore. | tratte superiori a 3500 km | 600 euro |
Se invece parliamo di cancellazioni avvenute entro i 14 giorni, laddove il passeggero non accetti riposizionamenti i voucher, si ha diritto a:
Risarcimento | Tratte |
200 euro | per tratte pari o inferiori a 1500 km |
400 euro | tratte dai 1500 ai 3500 km |
600 euro | tratte superiori a 3500 km |
Tuttavia, il diritto ad avere questi risarcimenti decade quando il ritardo o la cancellazione sono dovuti a circostanze straordinarie, cioè
- rischio terrorismo in aeroporto (di partenza o destinazione),
- improvvisa instabilità politica
- rischio o emergenza sanitaria in aeroporto (di partenza o destinazione),
- scioperi del personale aeroportuale ma non dipendente della compagnia,
- allerta meteo.
AirHelp ci ricorda una cosa molto importante di cui spesso i passeggeri che hanno problemi con i voli non tengono conto: una volta appurato di essere titolari di un diritto ad un rimborso o risarcimento, abbiamo tempo tre anni per reclamarlo. Quindi se ti rendi conto oggi, leggendo questo post, che il volo in ritardo di tre ore che hai preso lo scorso anno ti rende titolare di un diritto, non è affatto troppo tardi per reclamarlo.
contri from Yonezawa-Shi, Yamagata, Japan, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons