Ito, lo tsugaru shamisen e i maid cafè
Un film del 2021 che sorprende e lascia a bocca aperta. Se vi interessano i maid cafè e vi siete sempre chiesti cosa spinge ad una ragazza a lavorare in un maid cafè o siete interessati alla vita nell’estremo nord del Giappone ed in particolare ad Aomori, Ito è il film che fa per voi.
Per chi non lo sapesse, i maid cafè, sono una sorta di ambiente surreale dove le cameriere vestite in abiti principalmente “vittoriani” svolgono il ruolo di “maid” o meglio “domestica” o “cameriera” cercando di soddisfare i desideri del proprio “padrone” o “signore”. Se vi troverete a Tokyo ed in particolare nel quartiere di Akihabara avrete la possibilità di vederne diversi.
La trama del film
Ito è per l’appunto la storia della protagonista Soma Ito (Ren Komai), una studentessa delle superiori nella città di Hirosaki della provincia di Aomori. Una ragazza timida e introversa che parla con un forte dialetto locale, lo tsugaru. Dialetto che ha come caratteristica quella di usare una bocca stretta che non permette di scandire bene le parole e a volte a renderla buffa o incomprensibile.
Soma Ito ha perso la madre quando era bambina e vive da sola con il padre Koichi Soma (Etsushi Toyokawa) e la nonna. A rendere ancora più speciale la protagonista è la sua abilità, che ha preso dalla mamma, di suonare lo tsugaru shamisen, uno strumento a tre corde caratteristico del Giappone.
Ito cercherà di trovare il suo posto nel mondo, combatterà la sua timidezza e cercherà di costruirsi una vita sociale… tutto lavorando in un maid cafè di Aomori.
La profondità di un film leggero
La regista Satoko Yokohama dirige e racconta questa storia in maniera sapiente. Il film che è poco meno di due ore ha una narrazione leggera e mai pesante. Un film che racconta l’evoluzione della protagonista che da ragazza timida e introversa decide di mettersi in gioco al punto tale di lavorare nel più eccentrico dei cafè, un maid cafè.
L’abilità della narrazione presenta anche il duplice aspetto di chi è pro o di chi è contro ai maid cafè.
Il padre della protagonista, un professore universitario, ha problemi a capire questo lavoro. Ito, invece, ne è affascinata e vede in questo lavoro un qualcosa che la permetterà di fiorire ma anche di mettersi in gioco in tutto e per tutto per i suoi amici, per il suo posto di lavoro e per sé stessa.
Il film vedrà alla fine fiorire la giovane Ito che da studentessa inizia a diventare donna.
Il finale del film, che non raccontiamo, apre alla pace e alla comprensione anche delle cose che non si capiscono.
Ito, infatti, permette una lettura dei maid cafè e fa capire che cosa e chi sono le ragazze e le persone che vi lavorano. Persone che vi lavorano per guadagnare qualcosa per realizzare i propri sogni, chi lo fa perché è scappato dall’ansia generata dalla città di Tokyo o chi è semplicemente estroverso e si trova nel suo mondo.
Un film consigliato a chi ama il Giappone, vuole capire meglio questa parte nord del Giappone, di cui si parla sempre poco, o chi ama o vuole capire il mondo dei maid cafè che seppur lontano ci intriga e incuriosisce.