Spade giapponesi e Samurai

La spada giapponese, l’invincibile katana, e il samurai, colui che la maneggia con estrema capacità, sono due fattori fra loro indissolubili. È questo uno stile di vita e un esperienza che, al giorno d’ggi, si possono apprendere e rivivere praticando l’arte marziale del Kendo o la via della spada.

Le odierne tecniche di maneggio della katana si fondano sulle esperienze maturate dai samurai nei campi di battaglia, durante quei confronti all’arma bianca tipici del Giappone pre Tokugawa.

Da questi scontri le odierne tecniche di difesa e d’offesa, sia con armi che senza, derivano e si adattano alla pratica contemporanea.

Una sistemazione e un adattamento permessi dallo scorrere degli ininterrotti duecentosessantotto anni di durata del periodo Edo. Un epoca della storia giapponese lunga e pacifica, permessa dal l’ininterrotto dominio, sul Giappone, del clan Tokugawa.

È durante questo momento che gli antichi metodi di combattimento vengono studiati e, di conseguenza, profondamente revisionati, dando origine a dei modelli di allenamento trasmissibili. Quelle forme che immutate e sempre efficaci sono giunte fino ai nostri giorni.

I samurai erano dei bushi, ovvero degli uomini che avevano come sola occupazione quella di dedicarsi alla guerra. Erano i soli autorizzati a poter portare in pubblico il daisho, la coppia di spade. Una lunga, la katana e una corta, il wakisìzashi, entrambe indossate infilate nell’obi, la cintura che chiude l’abito.

Il samurai come uomo dedito alla guerra era al servizio dello shogun o di un daimyo. Entrambi degli individui rappresentativi degli organi di governo, il primo centrale e il secondo regionale.

Il samurai adempiendo a questo mestiere era sempre pronto a servire, principalmente in qualità di guerriero, gli ordini del suo signore. Un obbligo al quale si adeguava senza nessuna riserva e in completo disprezzo della sua sicurezza.

Questo comportamento era motivato dalla ceca obbedienza alle direttive dettate dal bushido, il codice di condotta e d’onore, al quale ogni samurai aderiva in modo incondizionato. Questa raccolta di leggi d’onore insisteva sul non soffermarsi mai a ponderare la natura, il significato e gli effetti del comando di un superiore.

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Leggi I samurai l’arco e la spada oppure Katana e wakizashi le armi bianche del samurai.

Autore

Luca Piatti