Giappone non ti temo
Un viaggio che volevo fare dall’autunno 2014… prima ci si mette il lavoro del marito, poi toh, arriva la nostra nanerottola… ed eccoci qua… finalmente il 2017 ci ha portato in Giappone! Non in due, ma in 3. Con la nostra neanche duenne.
Un viaggiatore russo incontrato in stazione a Kyoto ci ha definito “brave” perchè viaggiavamo con una bambina piccola… Lui suo figlio della stessa età lo ha lasciato con i nonni… Qualcun altro ci definisce “mediamente sciroccati” (cit.)… .fatto sta che è andata! Con tanta pazienza e tanta organizzazione ma ce l’abbiamo fatta! Ed è stato un viaggio bellissimo!
Asakusa – Tokyo
L’organizzazione e le prenotazioni sono iniziate dall’estate 2016: il periodo del viaggio è quello della fioritura, dell’Hanami, quindi abbastanza “affollato”. Inoltre avendo la nana al seguito non potevamo permetterci “bugs nel sistema”.
17 giorni (16 notti) suddivisi così:
8 notti Tokyo
7 notti Kyoto
1 notte Osaka
Tokyo e Kyoto sono state anche le basi per escursioni di 1 o 2 giorni.
Non posso definirlo un viaggio economico, ma i modi per risparmiare ci sono. Elena, essendo sotto i 2 anni, non ha pagato praticamente nulla, quindi i costi totali sono quelli di un viaggio di 2 adulti.
VOLI: diretto Alitalia Roma-Tokyo circa 500 euro ad adulto, prenotato ad Agosto per Marzo/Aprile (con scalo potreste risparmiare quasi 100 euro a persona).
Ad Alitalia posso dare una sufficienza piena: nonostante non ci abbiano dato giochini per la piccola, si sono comunque rivelati attenti alle nostre esigenze.
Avendo prenotato la culla, i posti ci venivano assegnati in fase di accettazione all’aeroporto (di fronte alle pareti, quindi con più spazio per le gambe… Elena era già fuori misura per la culla ma la abbiamo prenotata lo stesso proprio per avere posti più spaziosi… )
ALLOGGI: soprattutto AirBnb più un paio di notti su Booking per i ryokan (in generale gli alberghi sono più costosi). Inoltre molti appartamenti di AirBnb forniscono gratuitamente il pocket wi-fi che permette di collegare fino a 10 dispositivi. Il wifi è utile soprattutto per capire come spostarsi da un punto all’altro. Il costo dell’affitto del pocket wi-fi per il nostro viaggio di 17 gg si aggirava quasi sui 100 euro (utilissimo soprattutto per utilizzare Maps che vi dice come raggiungere i vari siti e Hyperdia per gli orari dei treni)
JAPAN RAIL PASS: 14 gg 370/380 euro ad adulto (i bambini sotto i 6 anni non pagano). Organizzando bene il viaggio e magari riuscendo a prendere i voli su due aeroporti diversi (Tokyo e Osaka), si potrebbe fare il pass da 7 gg che costa circa 230/240 euro.
In alternativa esistono degli autobus notturni che, oltre ad essere molto più economici, ti fanno risparmiare anche il costo della notte in albergo o appartamento.
ASSICURAZIONE: fatta con Columbus quella annuale e zero franchigia ( circa 200 euro)
RYOKAN: prenotati su booking ad Hakone (Hoeiso) e Miyajima (Sakuraya, non ha servizio ristorazione)
Per queste voci il budget da considerare è di circa 3000 – 4000 euro totali ( togliendo il ryokan ovviamente ci si avvicina ai 3000!)
PASTI: ahimè… ce piace magnà (e al marito piace pure la birra). Abbiamo quasi sempre mangiato in ristoranti spendendo in media circa 25/30 euro totali a pasto (in alcuni posti abbiamo speso la metà!). Inoltre se si vuole abbattere il costo per il cibo, si possono acquistare dei pasti pronti nei convenience store (Family Mart, 7Eleven, Lawson… ) o nei supermercati. Vi assicuro che la qualità del cibo è ottima e la sera i supermercati scontano i pasti rimasti invenduti (preparati comunque in giornata).
Ed ecco le nostre tappe con i posti che abbiamo visitato:
TOKYO:
Tokyo è una città che non puoi definire. Ogni quartiere, o forse ogni angolo, ti appare diverso… si passa dai grattacieli, ai parchi verdi, dalle casette tipiche, ai grandissimi incroci con migliaia di persone, alle strette viette pieni di ristoranti tipici. Forse non è una città che ti rapisce il cuore (o almeno per me è stato così), ma resta comunque una tappa obbligata che rappresenta una delle facce del Giappone moderno. Atterrati a Narita sbrighiamo le pratiche per l’immigrazione in 20 minuti; altri 45 minuti per cambiare il JRP e prendere i biglietti per il Keisei Skyliner Express che ci ha portato direttamente a Ueno (dove abbiamo preso l’appartamento) in circa 45 min. Noi abbiamo fatto in aeroporto il biglietto a/r più abbonamento metro 48 h per 10200 yen (circa 100 euro per 2 persone). Facendolo online sul sito della Keisei, si può risparmaire qualcosa. L’abbonamento della metro si attiva al primo utilizzo.
Ueno si è rivelata un’ottima zona dal punto di vista logistico, collegata benissimo anche da diverse linee di metro e dalla Yamanote line (quella inclusa nel JRP). In zona anche moltissimi ristoranti e convenience store. Se si vuole una zona più movimentata, si può optare per Shibuya o Shinjuku, ugualmente ben collegate.
Le principali tappe del nostro tour (de force) a Tokyo in 3 giorni e mezzo:
Mercato del pesce di Tsukiji e stradine nei dintorni: il mercato in sè non offre molto a meno che non si partecipi all’asta del pesce andando per le 2 di notte: alle 9.30 non c’era già più nulla. Quello che davvero vale la pena fare è provare il sushi nei ristoranti vicini (spesso con file lunghissime). Noi abbiamo mangiato da Iso Sushi verso le 11 (molti ristoranti chiudono tra le 13 e le 14), con poca fila e un’attesa di circa mezz’ora, abbiamo mangiato per la prima volta il vero sushi… tanto pesce, freschissimo, e poco riso (circa 40 euro in 2). Indimenticabile! Poi ci siamo persi per le strette vie intorno al mercato, bellissime quelle che sbucano su Harumi – Dori! Piene di gente e ristorantini tipici.
Chidorigafuchi: essendo in periodo di fioritura dei ciliegi, ci abbiamo fatto un salto per ammirarli ai lati del canale. Una bellissima passeggiata in mezzo a tanti giapponesi e tanti ciliegi in fiore!
Shibuya: penso sia una delle tappe obbligate. Di per sè non c’è nulla di particolare da vedere, ma dà l’idea di quante persone girino a Tokyo ogni giorno, uno scintillio di luci e insegne colorate, musica dai negozi e centri commerciali. Abbiamo attraversato l’incrocio più grande del mondo più volte… devo dire che fa molto effetto… la prima volta anche un po’ paura! Dallo Starbucks si può ammirare l’incrocio dall’alto. Ovviamente abbiamo fatto un salto anche a salutare la statua del mitico cane Hachiko, per poi perderci nel Center Gai alla ricerca di cibo ovviamente!
Ueno: grazie ad una bella passeggiata nel Parco di Ueno (Ueno Koen), abbiamo finalmente capito cos’è l’Hanami per i Giapponesi: amici e famiglie riuniti sui loro teli blu stesi sotto i ciliegi. Lo spettacolo con i ciliegi in fiore è impagabile! All’interno incontrerete diversi templi e santuari ed il famoso Zoo con i due panda donati dalla Cina.
C’è anche un bel laghetto dove è possibile fare un giro su delle fantastiche barchette a forma di cigno! Consiglio anche un giro al mercato Ameya Yokocho, vicino alla stazione di Ueno. Bancarelle e negozi in cui potrete trovare di tutto, dal cibo alle valigie!
Yanaka Ginza: ci siamo arrivati seguendo il percorso della nostra Lonely Planet direttamente da Ueno Koen. Il primo angolo di Giappone più tradizionale che abbiamo visto (casette in legno e stradine strette). Lungo il percorso siamo passati atttraverso un cimitero giapponese che a dire la verità, ci ha colpito per la sua bellezza.
Meiji Jingu/Harajuku: il tempio non ci ha colpito particolarmente: è stato bello però assistere ad un matrimonio in abiti tradizionali Giapponesi. In questo quartiere gli amanti dello shopping non possono non passeggiare in Omotesando e Takeshita Dori: 2 strade affollatissime e molto diverse. La seconda è piccolissima e piena di negozietti tipici che sarebbero il paradiso per qualsiasi pre- adolescente. Ottimi anche per acquistare souvenir di ogni genere.
Shinjuku: alla pari di Shibuya, un concentrato di luci e suoni. Da non perdere il Golden Gai coi suoi ristorantini e localini vari. Se volete una vista panoramica su Tokyo gratuita, potete salire sull’osservatorio del palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo
Asakusa: insieme a Ueno, uno dei quartieri più tradizionali di Tokyo. Fantastico perdersi nelle viette intorno al Senso – Ji : qui per 100 yen potete acquistare i famosi biglietti della fortuna. A noi hanno predetto buona sorte… speriamo bene!!
Odaiba: forse senza il suo Gundam ha perso molto del suo fascino. Potete prendere il famoso treno senza conducente dalla stazione di Shimbashi (è sulla Yamanote Line) e scendere a Daiba per ammirare il Rainbow Bridge e la copia della statua della libertà: al tramonto danno il meglio di sè.
Hakihabara: il regno di anime e manga.
Shimokitazawa: io l’ho adorato!!! I quartierei come piacciono a me: vicoli stretti, ristorantini, negozietti vintage. Lo definiscono il quartiere hippie. Senza dubbio è davvero caratteristico, potete trovare delle vere chicche girovagando senza meta. Scendete alla stazione di Shimokitazawa, dirigetevi verso sinistra. Qualche metro ed entrerete nel magico groviglio di viuzze (da cui io non volevo più uscire!)
ESCURSIONI DA TOKYO:
Per pianificare al meglio gli spostamenti con i treni, utilizzate HYPERDIA, anche in versione APP per cellulari!
Nikko
Nikko: da Ueno sono circa 2 ore di viaggio. Sembrano tante ma noi ci siamo riposati tra andata e ritorno, dopo le maratone dei giorni precedenti. Arrivati alla stazione di Nikko abbiamo deciso di prendere il bus per evitarci i 20 minuti in salita per arrivare in zona Templi. Con 400 yen per adulto è possibile salire e scendere dal bus per tutta la giornata. Il tempio principale è il Tosho-gu: imponente e bellissimo… .ma anche pieno di gradini! Portatevi il marsupio se i pupi non camminano. Intorno al Tosho-gu ci sono altri templi “minori”. Per fare tutto si impiegano circa 2 o 3 ore.
Tornando verso la stazione troverete anche il famoso ponte rosso di Nikko, quello che si vede in tutte le foto, che si può percorrere solo pagando l’ingresso. Ovviamente ci siamo risparmiati i soldi, fotografandolo dalla strada. L’impressione è che questo ponte sia molto fotogenico, ma visto dal vivo non renda poi molto.
Daibutsu – Kamakura
Kamakura: dalla stazione di Tokyo si impiega circa 1 ora per arrivare alla fermata Kamakura. Da lì bisogna prendere un treno della linea ENODEN e scendere ad Hase per vedere il Grande Buddha, a cui si arriva in circa 10 minuti a piedi. In alternativa si può scendere alla fermata prima di Kamakura, cioè KITA KAMAKURA e vedere i vari templi della zona, per poi prendere il sentiero che porta al Daibutsu (il Grande Buddha).
Da Hase noi abbiamo ripreso il treno per andare ad Enoshima, con la speranza di vedere il Fuji da mare (purtroppo non l’abbiamo visto perché coperto dalle nuvole). Una bella gita se si vuole godere di panorami diversi.
Lago Ashi – Hakone
Hakone: la penultima notte volevamo dedicarla al relax. Elena permettendo. Avevamo quindi preso un ryokan con onsen. Obiettivo raggiunto! Ci siamo alternati per l’onsen: quello esterno è bellissimo, al lato di un ruscello, sotto i ciliegi! Cena e colazione serviti in camera ovviamente molto particolari (pesce crudo anche a colazione). Non ci sarebbe neanche bisogno di dire che non abbiamo lasciato nulla nei piatti nè a cena, nè a colazione.
Qualche info pratica: da Tokyo si prende un treno Shinkansen per Odawara. Da qui ci sono 2 opzioni (il costo è quasi lo stesso):
1. Autobus fino a Moto Hakone (circa 1 ora) al costo di 1180 yen
2. Treno fino ad Hakone Yumoto e poi autobus fino a Moto Hakone.
Col senno di poi io voto per la seconda opzione perchè è più veloce. Inoltre se volete fare la crociera sul Lago Ashi e salire sulle funivie (ce ne sono 2: le ropeway) vi conviene fare l’Hakone Free Pass alla stazione di Odawara: costa 4000 yen ma include anche tutti i treni e i bus, quindi a conti fatti è conveniente. Noi abbiamo pagato crociera + ropeway 2550 yen a persona.
Se volete provare a vedere il Fuji dovete per forza prendere la ropeway da Hakone – me: da Moto Hakone il Fuji non è visibile.
Nella zona di Moto Hakone partono diverse passeggiate e sentieri, inoltre sulle sponde del lago Ashi c’è un suggestivo Torii rosso meravigliosamente inserito nell’ambiente naturale.
Parco Maruyama – Kyoto
KYOTO
Il primo grande regalo andando da Tokyo a Kyoto è stata una fantastica vista del Monte Fuji (mettetevi sul lato destro se potete): uno spettacolo commovente, l’immancabile punta innevata in tutto il suo splendore!
In circa 3 ore arriviamo alla stazione di Kyoto, raggiungiamo l’appartamento poco distante e usciamo subito dopo aver lasciato i bagagli. Sarà stato merito della prima giornata di sole del nostro viaggio, dei magnifici ciliegi nei giardini del Palazzo Imperiale, delle bellissime donne giapponesi nei loro coloratissimi ed eleganti kimono, fatto sta che Kyoto mi ha rapito il cuore al primo incontro! E l’amore è cresciuto man mano che l’abbiamo scoperta, coi suoi templi magnifici e i suoi angoli fatti di casette di legno, seppur in un contesto di enorme città moderna che non mi aspettavo assolutamente. Grandi distanze tra un sito e l’altro rendono necessari gli spostamenti con bus e metro. Noi abbiamo acquistato alla stazione un pass di 2 giorni bus + subway al costo di 2000 yen a persona (considerate che il singolo biglietto per il bus costa 230 yen e potreste doverlo usare diverse volte al giorno).
Ecco quello che siamo riusciti a vedere in circa 4 giorni:
Nijo Castle: siamo arrivati tardi ma per fortuna dopo 1 ora sarebbe iniziato uno spettacolo di luci e suoni tra i ciliegi dei giardini. Molto suggestivo. Purtroppo non so come sia l’interno e se valga la pena visitarlo.
Kinkakuji – Kyoto
Kinkakuji (Padiglione d’Oro): il palazzo tutto tempestato di oro vale senza dubbio la visita. Davvero magnifico. Un bel giardino e una gelateria in cui non potevo non comprare il mio primo gelato al tè verde. Mi ha lasciata un po’ sconvolta al primo assaggio, ma poi l’ho amato tantissimo (o lo ami o lo odi!)
Kitano Tenmangu: un tempio poco turistico ma veramente bello, in cui potete godervi una pace che in altri siti non riuscirete a trovare se non all’alba. Proprio di fronte all’ingresso parte una stradina piena di risorantini tipici (quelli coi tavolini bassi per intenderci) in cui vale davvero la pena mangiare.
Arashiyama: oltre alla foresta di bamboo c’è di più! Un magnifico tempio, il Tenryiuji, con un parco meraviglioso e un paesino caratteristico intorno ad un fiume. Ci è èpiaciuta davvero tanto! Se avete il JRP potete prendere il treno dalla stazione di Kyoto fino a Saga-Arashiyama.
Sanjusanjendo: vi dovrete togliere le scarpe per ammirare le 1001 statue dorate del dio Kannon. Elena si è divertita tantissimo a gironzolare senza le scarpe sul pavimento in legno!
Kiyomizudera – Kyoto
Kiyomizudera: da una stradina in salita arrivi e WOW BELLO MA QUANTE SCALE!! Ok, niente panico, Elena nel marsupio e il marito porta il passeggino (ricordate c’è sempre chi sta peggio! Abbiamo visto una donna sola, con una bambina, incollarsi passeggino, zaino e bimba su per le ripide scale!). Comunque uno dei templi più belli di Kyoto. Da qui abbiamo poi proseguito per le caratteristiche stradine (anche qui scale ma fattibili pian piano col passeggino, in discesa) Sannen Zaka e Ninnen Zaka, fino ad arrivare al parco Maruyama per ammirare il ciliegio più grande e celebrato di Kyoto.
Heian Jingu Shrine: se vi trovate a Kyoto nel periodo della fioritura è davvero fantastico con i suoi laghetti e giardini.
Ginkakuji (Padiglione d’argento): abbandonato il passeggino all’ingresso e girato a piedi insieme alla nana. Solo il giardino vale la visita. Davvero bellissimo! Da qui, una volta usciti, abbiamo preso il Sentiero del filoso, che detto tra noi, senza ciliegi può tranquillamente essere tralasciato.
Gion: come non dedicare almeno un paio d’ore a passeggiare tra le viette di Gion nella speranza di incontrare una geisha??!? Non siamo riusciti a fotografarla nonostante l’inseguimento con spietata gomitata al marito che non si era accorto di nulla… però anche solo vederla è stato un regalo! La loro bellezza misteriosa lascia senza fiato! Da non perdere anche una delle vie più belle di Kyoto: Shinbashi.
Higashi Hoganshi: vicinissimo alla stazione e gratuito! Già solo per questo vale la visita!
Daigoji – Kyoto
Daigo Ji: non pensavano ci volesse quasi un’ora per arrivare, ma una volta lì siamo stati (per fortuna) ripagati. Un sito enorme ( da cui partono anche dei sentieri che salgono su per i boschi, essendo ai piedi di una collina) in cui trovate la pagoda più antica di Kyoto perfettamente conservata, un bellissimo tempio, un magnifico giardino pieno di ciliegi : uno spettacolo per gli occhi! Se ciò non bastasse, anche il classico ponte rosso giapponese la cui immagine si riflette in un laghetto. Davvero incantevole!
Nishiki Market: street food e bancarelle varie per godere di un altro angolo caratteristico di Kyoto. Un luogo perfetto per assaggiare ogni ben di dio. Ovviamente noi non ci siamo tirati indietro!
Per i pasti a Kyoto evitate zona Gion se volete risparmiare: noi andavamo sempre in zona Sanjo- Pontocho che è molto bella e viva, con tanti ristoranti (se potete fate un po’ di fila per mangiare i Gyoza da Chao Chao, veramente squisiti!).
L’alloggio vicinissimo alla stazione si è rivelata una scelta ottima da punto di vista logistico.
Fushimi Inari – Kyoto
ESCURSIONI DA KYOTO:
Fushimi Inari e Nara: li abbiamo abbinati perchè sono sulla stessa linea. Meno di 10 minuti di treno per arrivare fino al Fushimi Inari. Abbiamo fatto metà percorso in circa 1 ora. Davvero suggestivo camminare tra i Torii rossi. Se arrivate dopo le 8.30 di mattina preparatevi ad un’invasione di cinesi! Da qui abbiamo ripreso il treno in direzione
Nara: un altro grande Buddha e i famosi cervi sacri molestatori che ad Elena ovviamente sono piaciuti tantissimo (non smetteva più di ripetere : “cebi cebi cebiiiii”)
A-Bomb Dome – Hiroshima
Hiroshima e Miyajima: noi abbiamo scelto di pernottare a Miyajima per un primo assaggio di ryokan (Sakuraya davvero carino e pulito in ottima posizione, anche se senza ristorante). In pratica avevamo la doppia prenotazione per la notte, per evitare di spostare tutti i bagagli. Ci siamo portati uno zainetto con le cose essenziali. Se volete risparmiare e fare tutto in giornata, potete ottimizzare il viaggio vedendo prima Miyajima (treno da Hiroshima a Miyajimaguchi e poi traghetto incluso nel JRP) e poi tornare indietro verso Hiroshima per vedere Atomic Bomb Dome (con audioguida circa 1 ora), Parco della Pace e dintorni. In circa 2 ore si vede tutto. A Miyajima non potete non assaggiare le ostriche, mentre ad Hiroshima noi siamo impazziti per gli Okonomyaki!
Oltre al famosissimo torii rosso e al tempio di fronte, sull’isola c’è poco altro. I ristoranti e i negozi chiudono prestissimo. Solo 4 o 5 posti rimangono aperti (fino alle 21 circa). Passeggiare qui di notte è veramente suggestivo. Il Torii è illuminato e contribuisce a rendere ancora più magica l’atmosfera!
Castello di Himeji
Himeji: di ritorno da Hiroshima il mattino dopo, ci siamo fermati ad ammirare il famoso castello dell’Ultimo Samurai (stessa linea di treno), contornato dai ciliegi in fiore. Nel parco intorno c’erano centinaia di giapponesi sui tipici teli blu.
Acquario di Osaka
OSAKA:
Abbiamo dedicato anche una notte ad Osaka: il mio intento era quello di battere il record di street food diversi assaggaiti in poche ore!
Avevamo sempre un appartamento preso su Airbnb in zona Namba, che si è rivelata davvero comodissima e soprattutto vicina a Dotombori!
Attenzione che la stazione di Namba è ENORME! Se arrivate lì e poi dovete trovare l’appartamento (e siete senza wi fi come noi), chiedete prima indicazioni all’albergo o all’host airbnb su come uscire dalla stazione e sul successivo percorso.
Abbiamo portato Elena all’acquario ed è davvero impazzita. Uno spettacolo vederla andare di qua e di là tra i pesci. Il percorso è lung o 1 km e lei lo ha fatto tutto sulle sue gambette ciocciotelle! Se fate il biglietto metro 1 giorno + acquario risparmiate diversi euro! Costo totale 2550 yen per adulto.
Poi immancabile Dotombori: il paradiso del cibo, ristoranti di ogni tipo, insegne con polpi e granchi giganti, luci, musica. Ci è piaciuta davvero tanto! Non potete non assaggaire i takoyaki, le tipiche polpette di polpo! Attenzione che al loro interno sono incandescenti. Io mi sono ustionata l’esofago!
Ho preso anche la tipica cheesecake giapponese, l’ho mangiata quasi tutta da sola!! Anche quella, o la ami o la odi. Io ovviamente l’ho amata!
Informazioni utili con bambini piccoli:
Ci siamo portati da casa alcuni omogeneizzati e pastina, più qualche pannolino.
Abbiamo poi trovato nei supermercati sia omogeneizzati che pannolini (Elena non ha avuto nessun problema con entrambe!)
Alternavamo pappe con cibo locale: udon, ramen, riso, spiedini, più qualche puntatina in una catena di ristoranti italiani per concederle (solo a lei!) una fettuccina al ragù.
Attenzione che in alcuni ristoranti fumano e non hanno sale separate.
I bagni con i fasciatoi sono OVUNQUE! Treni, ristoranti, in strada, nelle stazioni, sempre puliti!
Per quanto riguarda l’accessibilità ovviamente abbiamo incontrato diversi gradini sulla nostra strada, sia nelle stazioni che nei vari siti visitati. Basta avere un bel marsupio ergonomico ed organizzarsi un pochino e si supera tutto ( ad esempio per il Fushimi Inari, abbiamo lasciato il passeggino in un coin locker della stazione al costo di circa 3-4 euro, e lo abbiamo ripreso una volta finito il giro)
ITINERARIO
31 Marzo: arrivo e gironzolamento in zona Ueno. Data la pioggia abbiamo potuto fare ben poco
1 Aprile: Tsukiji – Giardini del Palazzo Imperiale – Chidorigafuchi – Shibuya
2 Aprile: Ueno Koen – Yanaka ginza – Hakihabara – Omotesando – Meiji Jingu – Takeshita dori – Torre del governo Metropolitano (Shinjuku)
3 Aprile: Nikko (attivazione JRP)
4 Aprile: Spostamento da Tokyo a Kyoto (3 h). Giardini del palazzo Imperiale, Nijo Castle (solo esterno), in serata zona Sanjo-Pontocho
5 Aprile: Kinkakuji – Kitano Tenmangu – Arashiyama
6 Aprile: Sanjusangendo – Kyomizudera – Sannen Zaka/Ninne Zaka – Parco Maruyama – Heian Jingu Shrine – Ginkakuji – Sentiero del filoso
7 Aprile: Hiroshima – Miyajima
8 Aprile: Himeji (di ritorno da Miyajima/Hiroshima) – Gion
9 Aprile: Fushimi Inari – Nara- Gion
10 Aprile: Higashi Hoganji – Daigo Ji – Nishiki Market – Gion/Shinbashi
11 Aprile: trasferimento a Osaka – Acquario – Dotombori
12 Aprile: ritorno a Tokyo – Asakusa – Shinjuku
13 Aprile: Kamakura – Enoshima – Odaiba – Shibuya
14 Aprile: Hakone : Torii di Moto Hakone – Crociera – Funivia (quella piccola di Hakone-me) – Ryokan
15 Aprile: ritorno a Tokyo – Shimokitazawa – Shibuya
Autore e foto
Michela Mastrorilli