Gli anime
Per chi come me, cresciuto quasi 40 anni fa, oggi il mondo degli Anime (volgarmente chiamati cartoni animati) è tutto già visto… già creato, poca fantasia. Il perché è semplice; nati nel periodo d’oro fine anni ’70 inizio ’80, abbiamo visto i primi film polizieschi fatti da Bud e Terence… icone italiche ma di fama mondiale. Cresciuti quindi con i vari e piccoli miti dell’animazione nipponica passando da Angie Girl (Joe heika no petite Ange) ad Heidi (Alps no shoujo Heidi), da Arrivano i superboys (Akakichi no eleven), altro che Holly e Benji (Captain Tsubasa), a Tekkaman (Uchu no kishi Tekkaman), tanto per citarne qualcuno. La lista sarebbe infinita senza far torto a questo o a quel “cartone”, ma la memoria storica della nostra infanzia è segnata da sigle, suoni e colori che ormai fanno parte del nostro vivere, che le future generazioni cresciute con Pokemon e surrogati vari non percepiranno mai! Tekkaman/Kyashan/Hurricane Polymar fanno parte di quella storia spaziale/futurista e comica che hanno forgiato “L’Anima” fanciullesca dentro ognuno di noi.
Il successo del periodo d’oro lo si deve a personaggi unici tipo Go Nagai per i robot da Goldrake a Mazinga Zeta finendo con Jeeg, ma anche grazie a Tomino con il suo “Mobile Suit Gundam” anime ancora in voga dopo quasi 30anni… Basti vedere ad Odaiba negli ultimi anni la statua a grandezza naturale per capire la cultura, la dedizione di un prodotto nato per bambini ma fatto per adulti con l’animo da bambino.
Senza mai snobbare altri titoli… ebbene si, l’infinita produzione nipponica ha “surfato” tutti i generi dalla magia… come dimenticare Bia, la sfida della magia (Majokko Meg-chan), Lalabel (Maho shojo Lalabel), Magica Emi (Mahoo no Star Magical Emi), il Magico mondo di Gigi (Maho no princess Minky Momo) per poi passare a Ransie la Strega (Tokimeki tonight), Lulu’ l’angelo dei fiori (Hana no ko Lun Lun) fino a passare alla mitica Creamy (Mahoo no tenshi Creamy Mami). Alla guerra vedi Lady Oscar, capolavoro dell’animazione grazie al tratto del Sensei Shingo Araki (Versailles no bara) fino allo sport: dalla boxe con Forza Sugar (Ganbare! Genki) e Rocky Joe (Ashita no Joe) capisaldo dell’animazione, al volley con Mimi’ Ayuara (Attack Number 1) che doveva vedersela con Mila Hazuki… (Attacker YOU!)
Poi abbiamo scoperto con 20 anni di ritardo la lotta libera.. Wrestler di oggi catch anni 80 L’uomo Tigre (Tiger Mask) che ebbe un successo tale da farne anche la seconda serie (Taigā Masuku Nisei). Noi che abbiamo amato Miyagi e Daniel San (Karate Kid ndr), come possiamo non ricordare Judo Boy (Kurenai Sanshirō) alla ricerca dell’uomo con un’occhio solo? La prima volta che sono stato in Giappone ho visto le carpe e subito mi è venuto in mente Sanpei (Tsurikichi Sanpei), poi ad una fermata della JR leggo Hayabusa… panico, flash, mi viene in mente Ken Falco (Machine Hayabusa)… che era molto meglio di Granprix (Arrow embleme grand prix no taka). Infine chi di voi non si è mai innamorato di Candy Candy oppure di Kiss me Licia(Yakko) o della sensuale Lamu’ senza dimenticare Maison Ikkoku con la bellissima storia d’amore tra Godai e Kyoko? Se i nostri figli avranno la metà delle emozioni che gli anime anni ’80 ci hanno donato, saranno adolescenti completi e non introversi con la supermega tecnologia del futuri tablet e cellulari vari.
Autore
Carlo Iervolino – Frammenty D’Anime