Capsule hotel

Cosa sono i Capsule Hotel? Come funzionano?
Nel mio piccolo cercherò di dare delle risposte portandovi la mia esperienza.
Il mio viaggio, fatto con mio marito, prevedeva un rientro a Tokyo da Kyoto per poi prendere il mattino dopo l’aereo da Haneda.
Per comodità, per risparmiare un po’ e per vivere la full japanese experience abbiamo scelto di dormire in un Capsule Hotel in centro ad Asakusa, unico quartiere “importante” di Tokyo che non avevamo ancora visitato.
Il Capsule Hotel è un dormitorio dove non ci sono letti a castello ma a capsula, che possono ricordare o l’alveare delle api o, ahimé, un obitorio. Possono essere misti o divisi per sesso e prevedono diversi posti letto per camera. Per ovvi motivi di spazio la larghezza del letto è minore rispetto ad un letto singolo, mentre la capsula solitamente è dotata di tv, radio e sveglia.
Io ho scelto il Capsule Hotel Asakusa Riverside proprio davanti alla stazione di Asakusa, con affaccio sul fiume Sumida. Questo ha a disposizione per gli ospiti dei coin locker dove riporre i bagagli, più grandi ed economici rispetto a quelli in stazione, mentre, compresi nel prezzo, possono essere usati dei piccoli armadietti. I dormitori sono divisi per sesso e dislocati in piani diversi, costituiti da una prima stanza dove vi sono gli armadietti citati prima, i servizi igienici e una zona con i lavandini e una stanza separata con i letti. Nel mio dormitorio sia la parete di destra che quella di sinistra era coperta dalle capsule, dislocate su due piani. All’ingresso al check in ti viene data una chiave per l’armadietto con il numero del letto: nell’armadietto viene fornito un pigiama, un telo bagno e un kit per lavarsi i denti, mentre sul letto vi è una coperta per la notte.
Per lavarsi all’ultimo piano ci sono i bagni in comune (divisi per sesso) con le docce basse in stile giapponese (con tanto di sgabello per sedersi), e flaconi di sapone a disposizione, mentre una vasca viene tenuta costantemente piena di acqua calda per rifocillarsi post doccia. Al secondo piano vi è la “zona comune” dove vi sono a disposizione dei distributori, il wifi e tavoli e poltrone.

Capsule hotel

Trueshow111, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Questa è una foto della mia “camera” dall’interno

Io e mio marito abbiamo speso per due capsule 6.500 yen in tutto e devo dire che ci siamo trovati bene nel complesso. Io ho avuto la sfortuna di dormire con una signora, peraltro di una certa età, che ha reputato opportuno sistemare la valigia piena di borsine di plastica nella stanza dormitorio (e non nella zona armadietti più opportuna, alle 6:00 di mattina), mentre mio marito non ha avuto problemi. Può succedere che a notte fonda entri qualche ospite appena arrivato (il check in può essere fatto a tutte le ore) e magari beccare qualcuno un po’ alticcio, ma se si è forniti di tappi i letti sono comodi (sicuramente più del futon), provvisti di tendina per isolarsi al buio e tutti sono lì per dormire.
Per me l’esperienza è stata assolutamente positiva, ti permette di soggiornare in zone centrali a poco e di vivere una situazione un po’ diversa dal solito ma molto nipponica. Se siete preoccupati per la sicurezza, il check in è piuttosto “elaborato”, dato che ogni volta che si entra si deve lasciare le scarpe all’ingresso in appositi armadietti, lasciando le chiavi alla reception, e, per uscire, si deve lasciare le chiavi della stanza e prendere un ticket per rientrare. Ovviamente è un albergo concepito per soggiorni molto brevi e spartani, quindi non si può pretendere la comodità e i servizi di un albergo, ma svolge egregiamente il suo lavoro e permette incontri e conoscenze che possono rivelarsi utili e divertenti.

A proposito, il Capsule dove abbiamo alloggiato ha nel bagno per gli uomini una sauna e una terrazza sul Sumida… per le donne invece niente di tutto ciò, ma se siete dei maschietti potreste gradire questi servizi.

Se avete altre domande o curiosità contattatemi tramite facebook: ladyoscar84

Mio marito con il pigiama in dotazione nella sala comune

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